La premier Meloni risponde ad una domanda sulla polemica che ha coinvolto il presidente del Senato La Russa sulla celebrazione del Msi.
Nei giorni scorsi la seconda carica dello Stato è stato travolto dalle critiche per il suo post di celebrazione della nascita del Movimento sociale italiano, l’Msi, partito post-fascista di cui La Russa ha fatto parte. Il presidente del Senato infatti si è difeso dicendo che non rinuncerà ai suoi ideali. Anche la premier risponde nel corso della sua conferenza stampa alla polemica che è stata sollevata. “Non mi torna questo eterno gioco al rilancio per cui si deve sempre cancellare di più” ha detto Meloni.
“Il Msi, per esempio, è stato un movimento sempre chiarissimo sul tema della lotta all’antisemitismo. È una comunità che ha fatto il suo percorso: oggi alcuni esponenti del governo, delle massime cariche dello Stato vengono da quell’esperienza, ci sono arrivati con un voto democratico” ha precisato la premier Meloni. “Vuol dire che la maggioranza degli italiani non considerava quella storia impresentabile”.
La premier assicura la sua partecipazione al 25 aprile
La premier ha detto di essere stata colpita dal dibattito sul Msi. “Credo che il Msi sia un partito che abbia avuto un ruolo molto importante nella storia della Repubblica, quello di traghettare verso la democrazia milioni di italiani usciti sconfitti dalla guerra” ha spiegato Meloni ricordando che il partito è stato un partito di destra repubblicana “pienamente presente nelle dinamiche democratiche di questa nazione, che è arrivato al governo prima del congresso che lo trasformò in An”. Si può condividere o meno ma è stato un partito della destra democratica, dell’Italia democratica e repubblicana, ha ribadito la presidente.
Anzi, Meloni sottolinea il ruolo importante che ha avuto il Msi nel combattere la violenza politica, il terrorismo. E cita le dichiarazioni di Almirante: “Doppia pena di morte per i terroristi di destra”. Questo partito nato dalle ceneri del fascismo, per la premier, ha avuto la “responsabilità di accompagnare persone che altrimenti avrebbero fatto scelte diverse”. Per questo motivo, ribadisce di non capire perché quello che era presentabile trenta anni fa quando partecipava alle elezioni debba essere impresentabile oggi. Ha concluso confermando la sua partecipazione alle celebrazioni del 25 aprile.
